TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) multistrato a 256 Slice
La Tomografia Computerizzata (TC) è una tecnica di studio basata sull’utilizzo di radiazioni ionizzanti. Consente di effettuare scansioni assiali dell’intero corpo del paziente, anche a strati molto sottili; da queste, attraverso un lavoro di post-processing, è possibile ottenere ricostruzioni delle regioni di interesse in qualsiasi piano dello spazio (cosiddette ricostruzioni multiplanari) e ricostruzioni tridimensionali.
La TC è un esame rapido: il lettino su cui è disteso il paziente scorre velocemente all’interno di un “anello” che emette radiazioni ionizzanti e raccoglie le informazioni provenienti dai tessuti corporei, informazioni che poi vengono processate e rese disponibili al Radiologo per la refertazione. Può essere richiesto ed effettuato sia senza che con somministrazione di un mezzo di contrasto; quest’ultimo ha il ruolo di aumentare la risoluzione di contrasto della TC e di consentire studi multifasici, dinamici, dei vari organi. Il mezzo di contrasto TC è relativamente sicuro; sul modulo di preparazione all’esame – disponibile nella sezione “Modulistica” – il paziente può trovare tutte le informazioni utili alla preparazione di un esame contrastografico, generiche e specifiche per pazienti con anamnesi allergica positiva. Inoltre, presso la nostra struttura il paziente è seguito, sin dall’accesso in ambiente TC, da Medici Specialisti in Radiodiagnostica ed in Anestesia e Rianimazione. L’ Anestesista, in particolare, effettua una valutazione clinica approfondita sul paziente e, anche alla luce dei risultati degli esami preparatori alla TC richiesti sul modulo, valuta la possibilità di effettuare l’esame in condizioni di piena sicurezza.
Al CMO disponiamo di uno scanner TC a 256 strati di ultima generazione (sistema “Revolution CT” – GE, General Electrics) in grado di studiare ampi volumi corporei ampi in pochissimi secondi e con una riduzione consistente della dose di radiazioni ionizzanti rispetto ad altre macchine grazie alla tecnologia “Smart Dose”. La TC Revolution è un apparecchio estremamente versatile, adatto allo studio di tutti i distretti corporei ed in grado di assicurare, soprattutto grazie ai limitati tempi di acquisizione, lo studio multifasico, dettagliato, degli organi addominali e lo studio dinamico dell’apparato cardio-vascolare.
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Cardio-TC
La Cardio-TC o Coronaro-TC è una metodica diagnostica di introduzione relativamente recente che permette di ottenere un’accurata valutazione dell’albero coronarico in modo non invasivo. Rispetto alla Coronarografia tradizionale, che necessita di un accesso arterioso e del posizionamento di un catetere in aorta sino alla origine delle coronarie, può essere eseguita senza necessità di un ricovero ospedaliero e non presenta rischi superiori ad un normale esame TC con mezzo di contrasto. È pertanto da considerare un esame ben tollerabile dal paziente.
Grazie alle specifiche tecniche del nostro scanner TC di ultima generazione (Revolution CT, General Electrics), è possibile acquisire a strato sottile l’intero volume cardiaco durante un’unica apnea inspiratoria del paziente (pochi secondi), limitando così l’incidenza dei cosiddetti “artefatti da respiro”, inficianti la qualità dell’immagine.
La cardio TC è, inoltre, eseguita presso la nostra struttura tramite sincronizzazione con il tracciato ECG, rilevato in real-time e rappresentato sul monitor di acquisizione. In questo modo l’emissione dei raggi X viene “controllata” dalla macchina e modulata nel tempo, con gli effetti di ridurre al minimo la dose radiante e di consentire la ricostruzione dei dati ottenuti nella stessa fase del ciclo cardiaco, eliminando così gli artefatti da pulsazione del cuore.
La principale indicazione alla Cardio-TC è costituita dallo studio delle placche aterosclerotiche che si formano sulle pareti delle arterie coronarie; fumo di sigaretta, diabete e ipertensione arteriosa costituiscono i principali fattori di rischio conosciuti per la malattia aterosclerotica delle coronarie. Le placche riducono il lume pervio coronarico determinando malattia ischemica, spettro di patologie che va dall’angina all’infarto del miocardio. Nel 2007 l’American College of Cardiology e l’American Heart Association hanno stilato i criteri di appropriatezza per le indicazioni all’esecuzione di un esame Cardio-TC. I pazienti in cui la Cardio-TC appare indicata sono quelli con rischio cardio-vascolare intermedio (multipli fattori di rischio come fumo, dislipidemia, ipertensione, diabete obesità, familiarità), con sintomi aspecifici, con test da sforzo non effettuabile o non dirimente. La Cardio-TC può svolgere un ruolo molto importante nel selezionare i pazienti che hanno una reale necessità di essere sottoposti ad una procedura coronarografica.
Altre indicazioni all’effettuazione dell’esame sono lo studio degli stent coronarici in caso di sospetta riduzione del calibro o occlusione, lo studio dei by-pass aorto-coronarici e la valutazione di pazienti con dolore toracico acuto.
Le immagini acquisite vengono analizzate e processate da Radiologi con lunga esperienza nell’imaging cardiaco e con adeguate competenze in campo cardiologico, capaci di interfacciarsi con i Cardiologi di riferimento dei pazienti e di collaborare, in base alle indicazioni ottenute dall’indagine diagnostica, nella scelta della migliore gestione clinica degli stessi pazienti.
Colonscopia virtuale CADCOLON
La colonscopia virtuale è un esame radiologico mirato a studiare l’interfaccia tra mucosa del colon e aria o liquido contenuti nel lume del viscere cavo. Nonostante alcuni limiti, legati alla preparazione del paziente ed alla distensione del lume colico con gas, la colonscopia virtuale può fornire informazioni sugli strati che compongono la parete del viscere e sul contenuto della cavità addominale. L’indagine consiste in una tomografia computerizzata a bassa dose di radiazioni ionizzanti, eseguita dopo aver introdotto aria o anidride carbonica nell’intestino tramite una piccola sonda / cannula rettale, con l’ausilio di una pompetta manuale o di un insufflatore automatico. Le acquisizioni ottenute sono inviate a un computer dedicato ed elaborate con un software specializzato per Colonscopia Virtuale. Il risultato finale è costituito da immagini 2D ricostruite su piani differenti e immagini 3D endocavitarie, disposte in contiguità sulla stessa interfaccia: con le immagini 3D endocavitarie il Radiologo è in grado effettivamente di “navigare” all’interno del lume colico. Il sistema in dotazione al CMO permette anche la diagnosi assistita dal computer (CAD), strumento utile nel riconoscimento più accurato di lesioni sospette e nella diagnosi differenziale da residui fecali. Il radiologo interagisce con le ricostruzioni 2D e naviga nel colon-retto utilizzando la realtà virtuale alla ricerca di polipi e masse che sono riconosciute se deformano il lume e/o ne riducono l’ampiezza. Le indicazioni principali alla colonscopia virtuale includono precedenti colonscopie tradizionali incomplete (ad esempio a causa della presenza di una stenosi non superabile con l’endoscopio), necessità di stadiare neoplasie coliche maligne (in questo caso può risultare utile l’associazione con la somministrazione di mezzo di contrasto endovena), condizioni “fragili” del paziente (ad esempio scarsa compliance cardio-respiratoria, potenzialmente rischiose durante una colonscopia tradizionale), malattie infiammatorie croniche e malattia diverticolare. Inoltre, nei soggetti in cui si sia riscontrata una positività del sangue occulto nelle feci, con resistenza a sottoporsi ad un esame colonscopico tradizionale, la colonscopia virtuale costituisce una valida alternativa.
L’impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI) , è una tecnica della cardiologia interventistica che permette l’impianto della valvola aortica con accesso arterioso per via transfemorale o trans-succlavia in alternativa alla sostituzione con intervento cardiochirurgico. L’accesso arterioso è generalmente per via transfemorale, seguito da quello per via trans-succlavia.
Presso il nostro centro c’è una diretta collaborazione con specialisti che impiantano valvole aortiche,quindi è possibile effettuare un esame Angio tc acquisendo un volume che comprende l’arco aortico fino alla biforcazione delle iliache grazie ad un sistema interfacciato ad una stazione di Post-Processing che permette la rielaborazione e la ricostruzione 3D, le proiezioni Mip per il sistema vascolare e le rielaborazioni virtuali endoscopiche. Gli esami vengono stampati su pellicola e su CD – Rom e vengono tutti archiviati presso il centro in un sistema software collegato all’apparecchiatura TaC
L’uro-TC costituisce ad oggi l’indagine di scelta, più approfondita e maggiormente disponibile sul territorio, per lo studio dell’apparato urinario. Patologie di diverso tipo (calcolosi, infiammazioni, neoplasia) possono interessare l’apparato urinario nei suoi vari tratti (reni, ureteri, vescica).Il protocollo di studio prevede, innanzitutto, un’adeguata preparazione da parte del paziente: come per tutti gli esami contrastografici va osservato il digiuno per diverse ore prima dell’inizio dell’indagine. Esistono precise prescrizioni per i soggetti allergici. Tutti i pazienti che devono sottoporsi all’indagine, inoltre, devono effettuare una specifica preparazione finalizzata ad ottenere immagini di elevato contenuto informativo e a limitare gli artefatti e le possibili fonti di imprecisione / errore diagnostico.L’esame consta di almeno quattro fasi di acquisizione di scansioni TC: una prima fase basale, precedente all’iniezione del contrasto iodato per via endovenosa, e successive fasi cortico-midollare (o arteriosa), parenchimografica (o nefrografica) e tardiva (o urografica). Quando richiesto e necessario l’indagine può essere completata con un’ultima acquisizione differita di circa 5-10 minuti, cosiddetta cistografica.Sin dalla prima acquisizione, basale, è possibile ricavare informazioni sulle caratteristiche morfo-volumetriche dei reni, sui rapporti con gli organi circostanti e sulla presenza di espansi solido / cistici a partenza dall’apparato urinario. Questa fase è soprattutto utile per localizzare nuclei litiasici (cosiddetti “calcoli”) che possono localizzarsi a varie sedi – reni, ureteri, vescica -, portando a situazioni cliniche diverse (condizione più frequente è la “colica renale”).Nella seconda fase di acquisizione, contrastografica precoce, viene esaltata la fisiologica differenza strutturale e di densitometria tra la corticale e la midollare del rene. In questo modo possono essere evidenziati reperti focali e/o diffusi, come noduli / espansi, processi flogistici, etc.In fase parenchimografica o nefrografica corticale e midollare mostrano lo stesso “colore” in TC, la stessa densità, facendo pertanto ulteriormente risaltare alterazioni focali e/o diffuse.In fase di studio tardiva, o urografica, è invece possibile definire la normale espressione degli emuntori renali, ovvero l’escrezione simmetrica e nei tempi attesi di urina contrastata (“iodata”). Affezioni di vario genere, dai calcoli renali alle neoplasie, possono esercitare effetti ostruttivi sulle vie uroferenti, portando a quadri di uropatia ostruttiva – difetti più o meno consistenti di scarico.La fase cistografica, infine, consente di definire eventuali difetti di riempimento della vescica da masse – polipi aggettanti endolume, fornendo così all’Urologo dati utili riguardo alla sede ed al tipo del reperto, oltre che su eventuali effetti ostruttivi sui meati ureterali (punti i cui gli ureteri scaricano in vescica).Tutte le informazioni tratte da queste acquisizioni possono essere, oltre che processate dal Radiologo al fine di ottenere un referto utile al Clinico, ricostruite in multipli piani o in tre dimensioni dal Tecnico di Radiologia Medica.