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CMO Medicina Nucleare

Il CMO va avanti con coraggio e serietà

Il giorno 24 aprile u.s. è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p. e informazione di garanzia e sul diritto di difesa ex artt. 369 e 369 bis c.p.p., per presunti abusi edilizi che sarebbero stati realizzati in una struttura del C.M.O., nonché ad eventuali reati connessi che sarebbero stati perpetrati da privati e funzionari dell’UTC del Comune di Torre Annunziata.

CMO Medicina NucleareIl merito della vicenda sarà affrontato nelle opportune sedi. Le difese presentate dalla C.M.O. Srl e dai suoi rappresentanti sono al vaglio della magistratura, nella quale confidiamo con serenità ed estrema fiducia.

Si è tuttavia assistito, nei giorni scorsi, ad un vero e proprio attacco mediatico, atteso che le notizie riportate dai quotidiani hanno scatenato un effetto virale in rete, alimentando offese e diffamazioni nei confronti dell’azienda e delle persone.

Non si è tenuto in considerazione che l’azienda da lavoro a 200 persone, tra dipendenti e collaboratori.
Non si è tenuto in considerazione che pazienti bisognevoli di cure delicate, spesso “salvavita”, che affrontano ogni giorno “viaggi della speranza”, vedono nel C.M.O. il punto di riferimento diagnostico, tra le varie indagini, per i follow-up oncologici.
Non si è tenuto in considerazione che il C.M.O. oggi consente di creare sinergie territoriali, e che l’attività turistico-ricettiva di Torre Annunziata, e l’indotto di economie che ne deriva, offrono servizi di ogni genere alle oltre 10 mila persone che risiedono in altre regioni di Italia che ogni anno usufruiscono dei servizi sanitari offerti dal Centro.

Non si è tenuto in considerazione che la famiglia Marulo ha impegnato risorse ed energie per realizzare ulteriori attività imprenditoriali, quali il Lido Nettuno ed il Pastificio Marulo, dando lavoro ad oltre 50 persone nei picchi stagionali.

Compito della stampa è riportare notizie, ma con la opportuna obiettività. Non è quello di pronunciare sentenze prima di un eventuale processo. Quando una notizia investe, peraltro, una comunità aziendale e con i comportamenti che ne seguono si rischia di minarne il futuro, evidentemente il dovere di informazione è stato travisato.

Confidiamo nel lavoro della magistratura.
Agiremo in tutte le opportune sedi contro chi diffama il nostro lavoro.
Chiediamo rispetto per l’impegno ed i sacrifici che ogni giorno 250 persone mettono in campo.

C.M.O. Srl
Famiglia Marulo